I SOCI

Fulvio Caputo

Fulvio Caputo, C and C architettura ingegneria

Nato a Muggia (Trieste), si è laureato presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia e si è specializzato in Storia dell’Arte all’Università di Padova.

Attività di progettazione e e direzione lavori
Nel 1999 ha fondato la società di progettazione C and C architettura ingegneria, di cui ora è direttore tecnico.

Fra i suoi principali lavori a Venezia, il restauro e rivitalizzazione dei complessi monumentali di San Salvador (per Telecom Italia spa, 1985-1988), dell’Isola di San Lazzaro (per la Congregazione Armeno Mechitarista, 1999-2000), dell’Istituto Artigianelli (per l’Opera di don Orione, 1997-2007), dei Palazzi Franchetti e Loredan (per l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, 2002-2008), del Palazzo Pemma Zambelli (per Pegaso srl, 2007-2017), di Palazzo Bonvicini (per Pegaso srl, dal 2019 al 2021).
Fra i principali lavori eseguiti fuori Venezia, il restauro del Castello di Haderburg a Salorno – BZ (per Ernesto Albrizzi Rubin, 2000-2003), il restauro del Convento di Santa Maria degli Angeli a Brisighella – RA (Comune di Brisighella, 2010-2012) e del Forte Corazzato di Col Badin a Chiusaforte – UD (Comune di Chiusaforte, 2007-2012).

Nel campo della nuova edificazione, i principali interventi sono stati realizzati nel Centro Storico veneziano nell’ambito residenziale – Giudecca Giardino (per Gabriella srl, 2000-2004) e Giudecca Mare (per Sviluppo 18 srl 2003-2006).

Nel campo degli allestimenti museali e artistici, i principali progetti e direzione lavori comprendono: Museo della Grande Guerra in Montagna (per il Comune di Chiusaforte, 2009-2012), Centro espositivo (per Officina della Zattere, Venezia, 2012), la Malga dell’Alpinismo (per il Comune di Chiusaforte, 2013), Universo dell’irrealtà (per Berengo Studio, Venezia, 2013), Sala Luigi Luzzati (per l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, Venezia, 2013), Support (per Lorenzo Quinn, Venezia, 2017).

Attività di “capoprogetto”
Ha ideato, formato e coordinato gruppi di lavoro interdisciplinari che hanno svolto progetti e realizzazioni di particolare complessità.

Fra i principali progetti, nell’ambito del restauro: il Feasibility Plan per l’Esposizione Universale a Trieste del 2008 (per l’Associazione TriestExpo, 1999); il progetto museologico dell’Eco-tech Centre. Museo interattivo sull’uomo e l’ambiente nel Convento di Santa Maria degli Angeli a Brisighella (per l’Unione dei Comuni di Brisighella, Casasola Valsenio e Riolo Terme, 2011-2012),

Nell’ambito della nuova edificazione, fra i principali progetti: Parco Tematico degli Sport Invernali a Cortina – Belluno (per Filiera Veneta, Cortina, 2016-2017); Fondamenta Novissima. Ecosestiere alla Giudecca. 2020-2040  a Venezia (per Filiera Veneta, Venezia, 2016-2017); Chiout Nevee, complesso turistico a Chiusaforte – Udine (per Invest Nevee srl 2015-2016).

Nell’ambito dei progetti culturali, i cinque progetti vincitori dei bandi promossi dalla Regione Friuli Venezia Giulia per la celebrazione del Centenario della Grande Guerra (per la Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale, 2013-2016).

Incarichi
Dal 2016 è Vice Presidente di Filiera Veneta, rete di imprese che si occupa della rigenerazione delle grandi strutture turistico-ricettive secondo il paradigma della sostenibilità.

Attività accademica e di ricerca
Ha insegnato “Storia e tecnica dell’architettura contemporanea” presso il corso di laurea in ingegneria edile della Facoltà di Ingegneria di Trieste, dal 1994 al 2000, ed è stato docente di Storia dell’Architettura presso la Facoltà di Architettura di Trieste nell’anno 2000-2001.

Fra le sue principali pubblicazioni:
Le carte dell’Impero. La cartografia fra amministrazione e tecnica nel Settecento, curatore del volume e autore del saggio “Il teatro“, Albrizzi, 1982;
Trieste e l’Impero, Marsilio, Venezia, 1987;
Trieste: l’architettura neoclassica, curatore del volume e autore del saggio “Lo Stato Asburgico e la formazione della nuova città settecentesca”, B&M Fachin, 1988
Progetto San Salvador. Un restauro per l’innovazione a Venezia (curatore), Albrizzi Editore, 1989;
Neoclassico. Arte, architettura e cultura a Trieste 1790-1840, curatore del volume e autore del saggio “Architettura e città”, Marsilio, 1990;
– “Appaesarsi nel mondo: le città di Pasquale Rivoltella, La questione dello stile e della tecnica” e “La residenza di città: il palazzo”, in Pasquale Revoltella. Sogno e consapevolezza del cosmopolitismo triestino, a cura di Maria Masau Dan, AGF, 1996;
– “Un progetto per l’isola di San Lazzaro”, in San Lazzaro degli Armeni. L’isola, il monastero, il restauro, a cura di Michela Maguolo e Massimiliano Bandera, Marsilio, 1999;
La città delle forme. Architettura e arti applicate a Trieste, 1945-1957, curatore del volume e autore del saggio “Prologo. Dall’Italianità all’Italia. Gli Anni Venti e Trenta“, Edizioni CdT, Trieste, 2004;
– “Consegnare la storia al futuro”, in Idee, progetti, restauri – 1999-2009. Palazzo Loredan e Palazzo Cavalli Franchetti. L’Istituto Veneto nelle sue sedi, Venezia, 2009;
Il restauro del Forte Col Badin e il Museo della Grande Guerra in Montagna, Tarvisio, 2014;
Un futuro a misura di Venezia (curatore) Anteferma Edizioni, 2020;
– “Ricominciamo dal “progetto civile” ” e “Lo spazio delle persone”, in Se la Giudecca vive a cura di  Maurizio Pozzato, Anteferma edizioni, 2020
Un piano per Venezia. I cittadini e il territorio (curatore), Anteferma Edizioni, 2020.

Altre attività scientifiche
È stato curatore scientifico di numerose mostre, fra cui “Le carte dell’Impero” (Trieste, 1982), “Neoclassico. Arte, architettura e cultura a Trieste 1790-1840” (Trieste, 1990), “La città delle forme. Architettura e arti applicate a Trieste. 1945-1957” (Trieste, 2004).

È stato co-fondatore della “Rivista europea del Neoclassico” e suo direttore dal 1992 al 1998.

Nel 2019 ha fondato la collana “Prospetti veneziani” (collana di studi sulle trasformazioni del territorio nella città metropolitana di Venezia edita da Anteferma Edizioni) e attualmente fa parte del suo Comitato scientifico.