Noi non facciamo schizzetti – e neppure piantine

Parlando con amici e conoscenti, abbiamo capito che il mestiere dell’architetto è spesso legato nell’immaginario collettivo all’idea che “un architetto fa un paio di schizzetti”.

Dopodiché, sostanzialmente, finisce il suo apporto.

Perché l’immagine della nostra professione sia così semplificata (e sbagliata), dipende probabilmente da molti fattori.

Noi preferiamo lasciare a persone più competenti di noi l’esplorazione di questi bias – per usare una parola di moda.

L’ idea di un architetto non è mai solo formale. Deve essere al tempo stesso sociale, scientifica e poetica.

RENZO PIANO

Intendiamo fare però la nostra parte per cercare di eliminare le idee approssimative sul nostro lavoro e per spiegare che, sempre e da sempre, studiamo e lavoriamo, e duramente, per progettare soluzioni funzionali, sicure, sostenibili ed esteticamente gradevoli.

Cablatura di Palazzo Franchetti, Venezia, 2004

VA BENE, MA IN DETTAGLIO?

Ecco come affrontiamo i nostri cantieri più complessi – i lavori di “taglia minore” hanno bisogno solo di alcune di queste fasi.

  • Esplorazione del contesto: Ogni progetto inizia con un’esplorazione sul campo, un’esperienza tangibile che va oltre gli strumenti digitali di riproduzione della città e del territorio, di cui, naturalmente e come tutti, facciamo ampio uso ma che non possono sostituire una bella passeggiata sul posto.
  • Dialogo con il Cliente: La nostra prima priorità è capire le visioni e le esigenze dei clienti. Il nostro ruolo è accompagnarli in un viaggio di trasformazione o di creazione ex novo del loro spazio
  • Team di Specialisti: Formiamo un gruppo di lavoro di esperti in diversi ambiti, dalla parte legale alla strutturale, dagli impianti termotecnici alla domotica, garantendo una disamina completa di ogni aspetto del progetto.
  • Studio e progettazione: a questo punto del processo iniziamo a produrre piante e sezioni dell’intervento previsto, a diverse scale e con diversi livelli di dettaglio, rendering in 3D e relazioni tecniche. Questi materiali servono in primo luogo a verificare la fattibilità delle nostre idee e in seguito a valutare assieme al cliente il progetto.
  • Assistenza globale: Aiutiamo poi il cliente a scegliere l’impresa edile e lo consigliamo in fase di redazione del contratto; produciamo i documenti per la richiesta dei diversi permessi alla Pubblica amministrazione; coordiniamo il cantiere; controlliamo l’avanzamento dei lavori e la relativa contabilità; ci occupiamo degli aspetti formali di chiusura del cantiere fino alle pratiche finali (agibilità).

Come si vede, il lavoro C and C non è “fare schizzetti” – e neanche “piantine”.