La storica biblioteca, la collezione di busti e l’affresco napoleonico nascosto sono state le sfide più affascinanti del pluriennale restauro per l’IVSLA

Palazzo Loredan

Palazzo Loredan, originario dell’epoca gotica e arricchito da molteplici interventi risalenti all’epoca rinascimentale e ai successivi secoli, occupa una parte rimarchevole del Campo Santo Stefano a Venezia. Fin dal 1891 è la sede dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, fondato come parte dell’Istituto Nazionale da Napoleone all’inizio dell’Ottocento.

Il recente restauro ha perseguito molteplici obiettivi, tra cui il rifacimento delle coperture, il restauro dei quattro fronti architettonici, la creazione di uno spazio espositivo e la realizzazione di una foresteria per gli studiosi. Inoltre, sono stati installati impianti di climatizzazione e trasmissione dati in tutte le stanze, l’edificio è stato adeguato alle norme di sicurezza e prevenzione incendi ed è stata valorizzata la collezione di busti dedicati agli Italiani e Veneti illustri (il cosiddetto “Panteon Veneto”).

Tra i risultati di cui siamo più orgogliosi, ci sono l’installazione di un moderno ma invisibile impianto anti-incendio nella biblioteca, la scoperta dell’unico affresco di epoca napoleonica sopravvissuto a Venezia e l’inserimento di avanzati impianti audio-video nella storica Sala delle Adunanze. Grazie al nostro intervento, i busti del Panteon Veneto sembrano ora impegnati in un affascinante dialogo tra saggi.

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L’Istituto di Scienze, Lettere e Arti, rifondato con l’attuale denominazione da Ferdinando I d’Austria nel 1838 e riconosciuto come istituzione accademica di interesse nazionale dal Regno d’Italia, ha inizialmente avuto sede a Palazzo Ducale, per poi trasferirsi alla fine dell’Ottocento a Palazzo Loredan, di proprietà del Demanio dello Stato (ex Magistrato alle Acque).

L’ intervento di restauro di C and C ha ripristinato il colore originario della pietra d’Istria sulla facciata nord e degli altri elementi rinascimentali lungo i lati principali dell’edificio, e quello degli originali caratteri gotici del palazzo sul fronte che dà sul rio San Vidal.

Il nostro progetto ha permesso all’Istituto di riorganizzare e razionalizzare la distribuzione interna e gli spazi di lavoro, in modo da ottimizzare le varie attività ospitate e i percorsi interni. La dotazione tecnologica è stata completamente rinnovata, consentendo una climatizzazione efficiente e la trasmissione di dati in tutti gli ambienti.

Di fondamentale importanza è stato l’inserimento dell’impianto anti-incendio nelle stanze della biblioteca, caratterizzate da storiche librerie in legno massiccio. L’intero impianto, inclusi gli ugelli, è stato sapientemente nascosto all’interno della scaffalatura, mantenendo intatta la percezione visiva degli spazi storici colmi di antichi volumi.

Dopo aver trasferito i volumi dell’archivio in un nuovo spazio a Mestre, attrezzato per la loro conservazione, il cliente ci ha chiesto di trasformare lo spazio liberato in ambienti adatti a esposizioni, dotati di adeguata illuminazione e comfort per i visitatori. Le stanze della foresteria, destinate agli studiosi dell’Istituto, sono state arredate per garantire il massimo comfort agli ospiti, mentre il corridoio comune è stato arricchito con una ricca libreria a scaffale aperto e comode postazioni di studio.

Uno degli obiettivi più ambiziosi del nostro intervento ha riguardato la valorizzazione del “Panteon Veneto”, la collezione permanente di busti di illustri Italiani e Veneziani. Abbiamo rivoluzionato la disposizione tradizionale dei busti e le colorazioni dell’architettura, creando una scenografia teatrale illuminata da sofisticati proiettori. Questo ha donato nuova vita ai busti, facendoli sembrare impegnati in un dialogo tra antichi saggi.

biblioteca, uffici, Panteon Veneto, foresteria, spazio espositivo; superficie coperta totale 3.550 mq
restauro conservativo e aggiornamento tecnologico
COMPLETATO, 2005 - 2009
VENEZIA, ITALIA
CLIENTE: MAGISTRATO DELLE ACQUE e ISTITUTO VENETO DI SCIENZE, LETTERE E ARTI